Rassegna Stampa

Marsh & McLennan companies, 25 Settembre 2020

Nuove nomine nei Consigli di Amministrazione di Marsh S.p.A. e Marsh Risk Consulting Services S.r.l.

Marsh, leader globale nell’intermediazione assicurativa e nella consulenza sui rischi, annuncia la nomina di Giovanni Diana e Massimo delli Paoli, che entrano a far parte, rispettivamente, degli Consigli di Amministrazione di Marsh S.p.A. e di Marsh Risk Consulting Services S.r.l., società controllata al 100% da Marsh S.p.A.

Giovanni Diana porta in Marsh S.p.A. una lunga esperienza maturata nel corporate finance e nello sviluppo industriale ed economico, avendo ricoperto una serie di ruoli dirigenziali in Italia, nel Regno Unito, in Spagna e nei Paesi Bassi. Ha inoltre co-fondato ed è ora socio operativo di R&D Capital S.r.l., società specializzata in ristrutturazioni e rilanci aziendali.

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Il Mattino di Padova, 1 Maggio 2019

Maus, obiettivo fatturato a 30 milioni entro il 2022

CAMPODARSEGO. Un obiettivo di fatturato fissato a 30 milioni di euro e un Ebitda superiore al 12%. Questi gli obiettivi che il gruppo Maus si è fissato per il 2022 dopo avere incassato (per sé e la controllata Fritz Hansberg di Modena) l’ok dei creditori a un piano concordatario “in bianco”presentato ancora nell’aprile del 2018. Prosegue dunque la strategia di un piano industriale che punta, congiuntamente alla razionalizzazione e revisione dei processi aziendali, a valorizzare l’importante e specifico know-how dell’azienda nel settore delle macchine utensili per le fonderie.

Un asset che fa del gruppo un riferimento per diversi attori internazionali e su cui il management continuerà a lavorare per il presidio strategico dei mercati esteri, con un focus particolare su Usa (dove la filiale da ora è operativa con il nome Maus North America), Cina, India, Turchia e Croazia. Parallelamente all’aumento della produzione per Maus, per Fritz Hansberg si lavora con focus sulle linee tradizionali e sulla reingegnerizzazione delle macchine, ambito in cui la società vanta competenze che possono essere mantenute e alimentate grazie alla riduzione dei costi generata anche dall’esecuzione in outsourcing della fase di montaggio.

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Tessile – Concordato per il gruppo Colombo

Fino Mornasco – Ieri è arrivata la notifica dal tribunale di Como visto anche l’esito del voto dei creditori

Un altro spiraglio per il distretto: è arrivata la notifica dell’omologa per il concordato preventivo in continuità del gruppo Colombo Industrie Tessili. Il riscontro del tribunale di Como era atteso, visti l’esito del voto dei creditori e anche l’andamento dell’udienza. Fornitori e banche avevano dato infatti in precedenza l’ok a larga maggioranza: i creditori sono 300, il voto rappresentava il 74% dell’ammontare dei crediti.

L’azienda ha 49 lavoratori e più di 50 anni di attività alle spalle, nel settore dei tessuti per la moda. Lo scorso anno aveva domandato al tribunale di essere ammessa alla procedura di concordato preventivo, per il perdurare della crisi economica che sta colpendo il settore. Ha compiuto anche un gesto importante: ha venduto a Esselunga un terreno di proprietà familiare per portare avanti l’operazione. Operazione per cui si è rivolta a professionisti esperti di crisi aziendale: i commercialisti Mario e Francesco Porcaro dello Studio Porcaro Commercialisti & Avvocati, gli avvocati Claudio Ceriani e Ivan Fossati dello Studio legale Scf, poi Lara Basso per la parte sindacale, e Giovanni Diana, chief restructuring officer. 

La Provincia di Como, 28 Novembre 2018

Colombo, dai creditori via libera al concordato – Salvi 50 posti di lavoro

Approvato dai creditori il concordato preventivo in continuità della Colombo spa Industrie Tessili. Questo apre uno spiraglio per l’azienda e 50 lavoratori. Un passaggio avvenuto in queste ore, con i creditori e in particolare i fornitori e le banche –sottolinea la società – che hanno dato l’ok a larga maggioranza. Ora la parola passa al tribunale di Como che il 10 dicembre avrà l’udienza di omologazione. I creditori sono circa 300 e il voto è stato del 74% dell’ammontare dei crediti. La società appartenente al gruppo Colombo ha superato il mezzo secolo di attività nei tessuti per abbigliamento e ha tra i clienti importanti operatori della moda. Lo scorso anno aveva richiesto al Tribunale – il giudice delegato è Marco Mancini – di essere ammessa alla procedura di concordato preventivo. Questo per far fronte alla crisi economico-finanziaria che aveva creato anche altre ferite nel distretto lariano. A febbraio lo stesso tribunale ha attestato la fattibilità della strategia messa a punto dagli advisor della società e ha ammesso il concordato preventivo. Per l’operazione, Colombo si è rivolta a professionisti esperti di crisi aziendale: i dottori commercialisti Mario e Francesco Porcaro dello Studio Porcaro Commercialisti & avvocati di Milano e Benevento, gli avvocati Claudio Ceriani e Ivan Fossati dello Studio legale Scf di Milano, poi Lara Basso per la parte sindacale e Giovanni Diana, esperto in ristrutturazioni aziendaliin veste di chief restructuring officer.  Mancava un passaggio cruciale quello dei creditori, appunto.

Comunicato stampa, 7 Giugno 2017

RILANCIO PER LE INDUSTRIE TESSILI COLOMBO: AUMENTO DI CAPITALE E RISTRUTTURAZIONE DEL DEBITO

La “Colombo S.p.A. Industrie Tessili,” storica impresa comasca, che fa riferimento alla famiglia Colombo, attiva da oltre 50 anni nel settore tessile – abbigliamento, che occupa oltre 100 lavoratori di cui 70 diretti, ha chiesto al Tribunale di Como la concessione di un termine per la definizione di un Accordo di Ristrutturazione dei Debiti, ex art. 182-bis L.F., con gli Istituti di Credito e i principali creditori non finanziari.

Caratterizzato da una storia di successo lunga oltre mezzo secolo e intenzionato a proseguire su questo solco, il Gruppo Colombo ha da sempre rappresentato una dinamica realtà nel settore dei tessuti “serici” per abbigliamento femminile.

Il Gruppo negli anni ha perseguito strategie di incremento della propria quota di mercato mediante operazioni di acquisizione.

 La Società nell’ultimo periodo ha risentito degli effetti della grave crisi del settore di appartenenza; ha pertanto definito e attuato un   piano industriale che ha comportato azioni di razionalizzazione dei costi attraverso un alleggerimento della struttura produttiva e l’attuazione di strategie commerciali al fine di dare nuovo impulso all’attività di impresa.

A completamento del percorso di rilancio deve essere portato a termine l’Accordo di Ristrutturazione dei debiti. Le trattative con gli Istituti di Credito sono in corso  e nelle scorse settimane si sono tenuti diversi incontri finalizzati alla conclusione che si auspica sia la  più rapida possibile.

Per tale operazione la società si è rivolta a professionisti esperti di crisi aziendale, lo Studio Bird & Bird  (legali del Ceto Bancario), i Dott.ri Mario Porcaro e Francesco Porcaro dello “Studio Porcaro Commercialisti & Avvocati” (advisor finanziari), gli Avv. Claudio Ceriani e Ivan Fossati dello “Studio Legale SCF” (advisor legali) ed  il dott. Giovanni Diana, esperto in ristrutturazioni aziendali, in qualità di Chief Restructuring Officer.

L’operazione, in via di definizione, prevedrà un rilevante impegno finanziario da parte della famiglia Colombo, che comporterà anche la dismissione di importanti asset immobiliari.

La finanza immessa dalla famiglia verrà destinata al rilancio della azienda e al soddisfacimento dei creditori.

Le aspettative della famiglia e degli advisor della Società sono di una definizione positiva e rapida degli accordi.

Il Sole 24 Ore, 3 Novembre 2016

Tutti i consulenti coinvolti nel rilancio del Gruppo Olio Dante

“Il 27 ottobre la Famiglia Mataluni, Oxy Capital Italia, Attestor Capital e le banche creditrici hanno sottoscritto presso lo studio notarile Marchetti di Milano gli accordi in merito alla ristrutturazione finanziaria e societaria del Gruppo Olio Dante. Il Gruppo Olio Dante è annoverato tra i produttori leader italiani ed europei di olio d’oliva, dispone di impianti produttivi all’avanguardia ed è proprietario di marchi storici della filiera agro alimentare italiana…Giovanni Diana ha agito in qualità di advisor di Oxy Capital Italia…”

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Corriere della Sera, 28 Ottobre 2016

Gruppo Olio Dante: piano di rilancio dai Mataluni, Oxy Capital e Attestor Capital

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IlQuaderno.it, 9 Maggio 2016

Olio Dante al Cibus 2016 di Parma: pronti a raccogliere le nuove sfide dell’agroalimentare

“L’agroalimentare come asse centrale nello sviluppo del Paese e del Sistema Italia”. Con queste parole il Ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina ha aperto il Cibus 2016, il Salone Internazionale dell’Alimentazione organizzato da Fiere di Parma e Federalimentare, che ha aperto i battenti oggi nella città emiliana e che proseguirà fino al 12 maggio. Alla cerimonia di inaugurazione, presente l’azienda sannita Olio Dante SpA, una delle eccellenze alimentari che sta animando i padiglioni della manifestazione…Tra i nuovi volti della rinnovata governance anche il Consigliere di Amministrazione Giovanni Diana, nominato nel CDA dell’azienda dal Fondo Trinity, che è stto presentato dal Presidente Mataluni al Ministro Martina.”

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Affari Italiani, 13 Settembre 2010

E le PMI romane vanno a scuola di management

…A seguirà una tavola rotonda che analizzerà storie di successo di alcune Aziende italiane ed internazionali. Interverranno per l’occasione: Bruno Cavazzuti General Manager AVESTA INDUSTRIES – Francia; Ignacio de Benito Presidente e Ceo CRISBE – Spagna; Giovanni Diana General Manager ETRION Italia del Gruppo Etrion Corporation – Svizzera; Andrea Severini CFO Direttore Finanziario RAINBOW (creatrice del fenomeno Winx, una delle principali aziende di animazione a livello mondiale) – Italia…

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FE Investegate, 31 Marzo 2009

The Directors of The Abaco Financials Fund Limited (the ‘Fund’) wish to announce the appointment of Giovanni Diana as a Director to the Fund, with effect from 3 March, 2009..

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AdnKronos, 31 Gennaio 2003

CEMENTO: CEMEX SBARCA IN ITALIA, UN GIGANTE SUL MERCATO

…Il progetto e’ già nella fase conclusiva: sono state richieste le autorizzazioni e le ispezioni di legge e l’impianto dovrebbe essere operativo subito dopo l’estate del 2004, al piu’ tardi. La branca italiana della multinazionale e’ guidata da Giovanni Diana….

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